Ci sono due principali approcci di mercato per attribuire un prezzo al carbonio e incentivare le aziende a ridurre le proprie emissioni.
Le aziende considerate altamente inquinanti rientrano nel mercato regolamentato del carbonio e sono soggette a un limite sulle emissioni di CO₂. Tutte le aziende possono inoltre contribuire volontariamente a progetti che evitano o catturano le emissioni di carbonio per compensare la propria impronta carbonica.
Per ulteriori informazioni sui metodi di Carbon Removal, scaricate la nostra guida qui. Entrambi i mercati sono stati ideati per attribuire un prezzo al carbonio, ma operano in modo differente. In questo articolo verranno messe a confronto le loro caratteristiche principali.
La struttura del mercato regolamentato del carbonio si basa su un sistema “cap and trade”. Alle imprese regolamentate viene assegnato un numero di quote che possono essere scambiate tra gli attori del mercato. Il numero totale di quote assegnate rappresenta il cap del mercato. L'elenco delle aziende è definito dall'Unione Europea. Una quota equivale a una tonnellata di CO₂ e le aziende regolamentate possono vendere o acquistare quote tra loro per rispettare il loro limite.
Si tratta di un mercato regolamentato: il prezzo della quota dipende dall'offerta e dalla domanda. Per garantire trasparenza e conformità, sono stati introdotti registri gestiti dai governi e sanzioni in caso di violazioni. Nel caso del sistema europeo di scambio delle emissioni (EU ETS), ad esempio, è stato istituito un registro comune a livello europeo e prevista una sanzione di 100 euro per tonnellata in caso di mancato rispetto dei limiti. È consentito anche lo stoccaggio delle quote, ma solo sotto il controllo delle autorità governative.
Il mercato volontario del carbonio, invece, è caratterizzato da una maggiore flessibilità. Si tratta di un mercato over-the-counter, in cui aziende e privati possono acquistare crediti di carbonio generati da progetti certificati, spesso nell’ambito di iniziative su base volontaria. Il prezzo di questi crediti è più variabile e dipende da diversi fattori, come la localizzazione del progetto, i co-benefici ambientali e sociali (ad esempio, tutela della biodiversità o sviluppo delle comunità locali) e lo standard di certificazione adottato, come il Gold Standard o il VCS. Queste caratteristiche rendono il mercato volontario un’opzione interessante per le organizzazioni che desiderano andare oltre i requisiti normativi.
La scarsa trasparenza in alcune transazioni del mercato volontario del carbonio può compromettere la credibilità dei crediti, ma sono in atto sforzi per migliorarne la tracciabilità e garantire che ogni credito corrisponda a una reale riduzione o cattura delle emissioni. Queste iniziative puntano a rafforzare la fiducia nel mercato e a coinvolgere un numero sempre maggiore di aziende e privati desiderosi di contribuire volontariamente alla lotta contro il riscaldamento globale. Da ClimateSeed ci impegniamo a garantire la trasparenza e la selezione rigorosa di progetti di qualità.
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In primo luogo, il sistema cap-and-trade incentiva le imprese a decarbonizzare, poiché stabilisce un limite alla capacità inquinante delle imprese regolamentate. Inoltre, dal 2012, il numero di quote assegnate gratuitamente è stato progressivamente ridotto. Di conseguenza, molte industrie operanti nel mercato regolamentato devono acquistare quote per poter emettere CO₂, in linea con il principio “chi inquina paga”.
Per l'acquisto delle quote sono state introdotte regole di vendita all’asta. Entro il 2034, tutte le quote del mercato saranno assegnate tramite asta, il che significa che ogni tonnellata di CO₂ emessa dalle aziende regolamentate nell’UE sarà soggetta a un prezzo di mercato.
I progetti di riduzione del carbonio sul mercato volontario evitano o catturano emissioni di CO2. Sono classificati in diverse tipologie come: gestione forestale e uso del suolo, energia rinnovabile, dispositivi domestici per le comunità e la gestione dell'acqua, agricultura e gestione dei rifiuti.
Gli standard internazionali (Gold Standard, VCS, ecc.) stabiliscono linee guida e metodologie per la certificazione dei progetti, che vengono valutati da terze parti indipendenti. Le organizzazioni scelgono così i progetti più in linea con i loro obiettivi ambientali e sociali.
Il mercato regolamentato del carbonio è uno strumento efficace di politica climatica, a cui tutti i partecipanti devono attenersi. Quando il prezzo del carbonio raggiunge livelli sufficientemente alti, come accade attualmente, le aziende sono incentivate a trovare soluzioni rapide per decarbonizzare. In questo modo, la decarbonizzazione diventa anche un’opportunità di risparmio.
I due principali limiti dell’attuale mercato regolamentato del carbonio sono il surplus di quote e il rischio di leakage.
A differenza del mercato regolamentato, il mercato volontario del carbonio favorisce direttamente il finanziamento di progetti a beneficio del clima. Oltre a evitare o catturare le emissioni di carbonio, i progetti generano anche altri impatti ambientali e sociali positivi legati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, come l'uguaglianza di genere, la protezione della vita sulla terra o l'istruzione.
La valutazione del mercato volontario del carbonio ha raggiunto i 2 miliardi di dollari nel dicembre 2021, poiché un numero crescente di aziende si impegna a raggiungere gli obiettivi di zero emissioni nette e a rispettare gli obiettivi dell'Accordo di Parigi.
Tuttavia, la mancanza di trasparenza e la scarsa comunicazione potrebbero ostacolare lo sviluppo di questo mercato.
Da ClimateSeed, supportiamo i nostri clienti nella misurazione e nella riduzione della loro impronta di carbonio. Manteniamo inoltre solide relazioni con gli sviluppatori di progetti che implementano progetti riconosciuti nel mercato volontario del carbonio, per offrire ai nostri clienti un portafoglio di progetti di alta qualità, consentendo loro di decarbonizzare al di fuori della propria catena di valore.